
Garrone: "Siamo felici del traguardo raggiunto"
13 maggio 2021
Una colonna per la retroguardia dell’Hockey Prato Città del Tricolore. Uno dei perni della squadra cittadina, reduce dall’avventura nei playoff di Serie A1 maschile, è sicuramente Nicolas Garrone, che dall’alto dei suoi 194 cm si è rivelato uno degli atleti di maggior affidamento della squadra allenata da German Chaves. Al suo attivo una carriera a livello internazionale, vestendo anche i colori della nazionale argentina, in una famiglia dove l’hockey prato è di casa: il gemello, infatti, è anch’egli giocatore di alto livello.
Nicolas, come valuti la vostra avventura nei playoff? E’ più la soddisfazione per esservela giocata ad armi pari con le big della massima serie o il rammarico per aver giocato ad armi pari con l’Amsicora, senza riuscire ad imporvi?
“Siamo davvero contenti di aver giocato contro le migliori squadre d’Italia, abbiamo lavorato tanto e siamo felici di questo traguardo. Ovviamente un pizzico di amaro c’è, ma siamo tranquilli per aver fatto un’ottima prestazione al cospetto dei campioni in carica. Il risultato fa parte dello sport”.
Come sei arrivato a Reggio?
“German Chavez è stato uno dei primi allenatori che ho avuto da ragazzo e molte volte abbiamo parlato di questa possibilità: gli sono grato per l’approdo in città, mi trovo molto bene sia a livello di territorio che in gruppo”.
Tu hai giocato ad alto livello: come valuti il livello del campionato italiano?
“Lo scorso fine settimana ho potuto toccare con mano la qualità dei giocatori e degli allenatori che hanno preso parte ai playoff: vedo il movimento in continua crescita”.
Torniamo alla Tricolore: pensi che questa squadra possa avere un futuro stabile ad un buon livello in A1?
“Sono arrivato proprio per questo e, come squadra, abbiamo lavorato sodo per centrare dapprima l’obiettivo della salvezza e poi per i playoff, allenandoci fino a 4 volte a settimana per aumentare il nostro livello tecnico e fisico. La società e lo staff tecnico hanno lavorato in modo serio e questo credo si sia riflesso automaticamente sul campo, permettendoci ora di poter programmare un altro anno nella massima serie”.
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