La Scuola e l'Hockey su Prato

La Scuola e l'Hockey su Prato

Portiamo l'hockey su prato nelle scuole da più di 15 anni


INTRODUZIONE

L'importanza dello sport

Potenziare l’attività motoria nella scuola significa anche agevolare il processo educativo di ciascuno studente.

Per il bambino il movimento è la principale forma di comunicazione e contatto con l’ambiente che lo circonda, è mezzo e forma di realizzazione della personalità, di espressione dell’affettività.


Le scienze pedagogiche e psicologiche approfondiscono ed esaltano sempre più l’importanza dell’attività motoria nella formazione della personalità dell’individuo ma, spesso, nel nostro quotidiano rileviamo che i bambini si muovono sempre meno, i danni della sedentarietà si quantificano sull’organismo e si valutano registrando un “abbassamento” dei livelli logico-cognitivi e i problemi socio-affettivo connessi all’ipocinesi.


Nell’intento di favorire maggiormente l’esperienza motoria in orario scolastico la nostra società ASD Hockey su Prato Città del Tricolore appartenente alla FIH (Federazione Italiana Hockey) mette a disposizione gratuitamente professionisti qualificati in affiancamento ai docenti che potranno arricchire la loro proposta didattica utilizzando un gioco che stimola importanti livelli cognitivi, coordinativi e richiede un forte impegno mentale.

L’hockey è uno sport di squadra che richiede coordinazione, velocità e resistenza, è uno sport statisticamente poco pericoloso e, anzi, il controllo di un bastone in mano richiede e stimola nei bambini una maggiore capacità di autocontrollo. Sostanzialmente la proposta educativa e metodologica si basa sulla pratica delle attività motorie di base e sulla conoscenza dei fondamentali di gioco dell’hockey. 


Ogni lezione, è introdotta da 10-15 minuti di riscaldamento attraverso giochi di movimento o con esercitazioni più specifiche, quali corse e andature atletiche, seguono esercitazioni sui fondamentali di gioco, quindi l’ultima parte è riservata a partite semplificate e adeguate al livello di gioco dei bambini.

Come si gioca

L’Hockey su Prato 

A prima vista molto simile al calcio, a parte l’utilizzo del bastone per colpire la palla, si gioca su campi rettangolari in erba sintetica che misurano circa 90 metri in lunghezza e oltre 50 in larghezza. Le porte sono collocate al centro dei due lati più corti e hanno di fronte due aree quasi semicircolari dette zone di tiro.


Le squadre schierano 11 giocatori che possono essere avvicendati da cinque elementi in panchina; le sostituzioni sono continue e senza limitazioni. La partita si svolge su 4 tempi della durata di 15 minuti ciascuno, con due pause di 1 minuto e un intervallo di 10 minuti. Il gioco consiste nel contendersi il possesso della palla (di plastica con una circonferenza di 230 mm) e colpirla con un apposito bastone in modo da farla entrare nella rete delle porte per segnare il punto. Non c’è la regola del fuorigioco.  

Esiste una versione indoor praticata nei mesi invernali. 

Le squadre in formazioni di 5 elementi compreso il portiere giocano al coperto, nelle palestre o nei campi di basket, utilizzando superfici delimitate da sponde che consentono interessanti varianti tecniche.

 

Per diventare un buon giocatore bisogna esprimere e sviluppare qualità come destrezza, agilità e capacità di valutazione tattica della partita, ma non basta.
Se si vuole acquisire quello stile da vero gentleman che da più parti si attribuisce agli atleti dell’Hockey su Prato, è necessario tenere sempre un comportamento impeccabile nei confronti di avversari, compagni e arbitri; osservare sempre il massimo rispetto delle regole, praticare e promuovere il fair play, quando si gioca e quando ci si allena, negli spogliatoi e sugli spalti.


Questo spiega lo svolgersi, dopo ogni gara, di quel momento di alto spirito sportivo che si definisce terzo tempo in cui di fatto si festeggia l’incontro tra appassionati. A sancire l’importanza dell’essenza morale insita nel gioco, la Federazione Italiana Hockey ha istituito un codice etico per i suoi tesserati.

È uno sport molto diffuso nelle colonie dell’ex impero britannico, India, Pakistan, Australia, e Nuova Zelanda, da sempre è ambito privilegiato di integrazione tra persone appartenenti ad etnie diverse, spazio di tolleranza e condivisione delle rispettive culture. Le sue origini sono antichissime: alcuni studi autorevoli attestano che i primi a praticarlo furono i Persiani. Il termine Hockey apparve per la prima volta in uno statuto inglese della seconda metà del XVIII secolo. Nel 1866, proprio in Inghilterra, è stato redatto il primo regolamento e, per organizzare la pratica della disciplina, venne costituita la English Hockey Association.


Oggi nel mondo esistono 120 Federazioni nazionali di Hockey. Nella sua versione su prato le nazionali maschili

disputano tornei olimpici dai Giochi di Londra
del 1908; le donne partecipano alle Olimpiadi dall’edizione di Mosca nel 1980. In campo femminile è lo sport di squadra che vanta il maggior numero di praticanti.

In Italia, le prime società si costituiscono a Venezia e a Palermo nel 1907; l’anno di nascita dell’Hockey su Prato italiano è il 1935, mentre il primo Campionato Nazionale viene disputato nel 1937.


Entrata a far parte della Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle, questa disciplina ha ottenuto la sua “autonomia tecnico-organizzativa” nel 1957. Dopo il riconoscimento da parte del CONI nel 1973, ha assunto il nome di Federazione Italiana Hockey su Prato (FIHSP) e dal 18 novembre 1984 quello attuale di Federazione Italiana Hockey (FIH). 

Gli obiettivi del progetto 

Le attività motorie, ludiche e di gioco - sport devono essere concepite come un occasione di attività di apprendimento per tutti i bambini.


A Le potenzialità dei bambini non sono uguali in tutti, ci sono ritmi di apprendimento e di maturazione differenti, nonché situazioni di maggiore difficoltà o svantaggio.


Il progetto Hockey a Scuola prevede dei passaggi da attività elementari ad attività semplificate e via via più complesse, tali da consentire e mettere in grado ogni bambino di poter apprendere e quindi migliorare il livello di partenza anche in presenza di matrici cognitive differenti e condizioni fisico - sensoriali - motorie diverse.


L’insegnante, congiuntamente al tecnico della nostra società, tenendo conto, quindi delle potenzialità di ciascun alunno, organizza i gruppi di gioco e vista la facile adattabilità degli esercizi e dei giochi proposti, non sarà complicato inserire nelle attività ludiche i bambini con qualche difficoltà.

L’ASD Hockey su Prato Città del Tricolore Reggio Emilia 

attraverso il progetto Hockey a Scuola intende perseguire l’obiettivo di sviluppare tra i giovani di Reggio e Provincia una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza dei benefici derivanti dalla disciplina dell’Hockey e più in generale dallo svolgimento di attività sportiva

intesa come strumento di attuazione del diritto alla salute, al completo benessere fisico, psichico e sociale della persona ed alla prevenzione della malattia e delle dipendenze.



Coerentemente con l’obiettivo generale, attraverso l’attuazione del progetto si intendono perseguire i seguenti obiettivi

1

Favorire l’avviamento alla pratica motoria dei giovani in età preadolescenziale

2

Promuovere la pratica sportiva degli adolescenti anche prevenendone l’abbandono precoce. 

3

Promuovere la collaborazione tra le scuole locali e la società di Hockey 

in tema di scienze motorie e sportive in una prospettiva di collaborazione educativa, formativa e sportiva per reciproci vantaggi tra scuola e club. 

Attività: 

L’intervento progettuale

Il progetto si svilupperà attraverso attività di avviamento alla pratica motoria dei preadolescenti in un periodo di tre mesi continuativi con l’obiettivo di arrivare a 10 interventi per classe.


Nel suo complesso, l’intervento progettuale svilupperà:

  • l’acquisizione di un maggior autocontrollo motorio
  • la conoscenza di movimenti combinati con piccoli attrezzi
  • l’incremento della coordinazione generale
  • il miglioramento degli schemi motori di base dinamici
  • l’abilità sportive legate al gioco dell’Hockey su Prato.

Attività: 

La lezione tipo 

L’allenamento prevede una prima parte di riscaldamento non superiore a dieci minuti per poi passare ai fondamentali dell’Hockey su Prato a partire da come si afferra il bastone.


Movimenti con bastone a terra, accompagnamenti della palla e passaggi per iniziare a prendere confidenza con l’attrezzo. Poi si arriva all’attesissima partita; solitamente quattro squadre da cinque giocatori si alternano rapidamente sul campo. Partite brevi e ragazzi sempre pronti ad entrare in campo.



A seguire una breve attività di defaticamento e un briefing conclusivo. 

Il target 

Il focus target del progetto è costituito dai giovani femmine e maschi dagli 8 ai 14 anni. Dalla 3a elementare alla 1a superiore. Dedicato alle generazioni del prossimo futuro che hanno più bisogno delle presenti di muoversi in modo sano, di giocare in forma libera e creativa e di competere in un contesto genuino e in un fraterno agonismo sportivo.


3a 4a 5a primaria - 1a 2a 3a scuola media - 1a superiore 

Docenti

I docenti potranno arricchire la loro proposta didattica utilizzando un gioco che stimola importanti livelli cognitivi, coordinativi e richiede un forte impegno mentale e cognitivo 

Famiglie

I genitori potranno apprezzare i positivi risultati della pratica del gioco 

La continuità territoriale

Dare continuità al gioco dell’hockey nel proprio territorio di attività in un contesto genuino e in un fraterno agonismo sportivo.



Laboratori scolastici in orari mattutini ed eventualmente pomeridiani e estensione delle attività nel pomeriggio al campo da Hockey societario. 


Il progetto si sviluppa prevalentemente presso gli Istituti Scolastici che aderiranno ma potrebbero prevedere dei momenti di pratica sportiva anche all’esterno di essi (Palahockey, centri sportivi, etc). 

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